DOBBIACO FA IL PIENO DI NEVE E DI SPORT IL 5 E IL 6 GENNAIO ARRIVA IL TOUR DE SKI
Sulla pista già pronta ancora neve, si annunciano gare spettacolari
Programma tradizionale, 10 e 15 km skating e poi pursuit in classico
Direttore di gara Marina Rizzo, tradizione di famiglia
Pellegrino: bellissimi ricordi sulla pista di Dobbiaco
È arrivata in silenzio nella notte, come annunciato, la neve a Dobbiaco, ammantando nuovamente la Nordic Arena e le piste già pronte per il Tour de Ski, che ora sono come un manto di velluto.
Il comitato “SportOK Dobbiaco” è stranamente rilassato, perché è già stato predisposto tutto con buon anticipo. Le gare di martedì 5 e mercoledì 6 gennaio si prospettano molto interessanti, le varie nazioni stanno comunicando i nomi dei rispettivi campioni e c’è da giurare che, senza i norvegesi, saranno sfide ancora più combattute e dal risultato per nulla scontato. I russi amano le piste dell’Alta Pusteria e lo scorso anno nella prima giornata hanno dipinto il podio con i colori della propria nazione, celebrando Ustiugov, Yakimushkin e Bolshunov. Nella pursuit invece Ustiugov è stato piegato da Bolshunov, e Maltsev si è messo al collo la medaglia di legno. Sergey Ustiugov non ci sarà stavolta, dopo aver contratto il Covid non è in gran forma.
Le competizioni del 5 e 6 gennaio saranno quelle tradizionali, una 10 e 15 km in tecnica libera il primo giorno, stesse distanze ma pursuit e in tecnica classica il giorno della Befana. La gara individual di 10 e 15 km in tecnica libera si disputerà sull’impegnativa pista Nathalie di 5 km, da percorrere rispettivamente due volte al femminile e tre al maschile. Per il giorno dopo, la pursuit in classico si gareggerà su piste diverse, la “Marina” di 3,3 km da affrontare tre volte per le donne e la pista “Isabel” di 3,750 km da percorrere quattro volte per i maschi. Per tutti e tre i percorsi c’è la nuova variante dentro la Nordic Arena, con una salita che taglia il lungo rettifilo prima del traguardo.
Dal punto di vista tecnico, la direzione di gara è stata affidata a Marina Rizzo che ha diretto recentemente anche la Coppa Italia, pista e stadio saranno gestiti invece da Freddy Stauder e da Gerhard Steinmair, sinonimo di garanzia assoluta.
Protocolli di massima sicurezza per atleti, entourage delle squadre e dirigenti FIS, tutti in una speciale “bolla”, tamponi per tutti, anche per i tanti volontari impegnati nei vari settori. I protocolli anti Covid sono stati studiati dal Dottor Pierpaolo Bertoli, direttore sanitario della Provincia di Bolzano, come ha fatto e sta facendo per tutti i grandi eventi. Sul posto con Irene Watschinger, responsabile dell’area anti Covid, opereranno anche Patrick De Zordo, responsabile anche degli accrediti, e Lukas Innerhofer della Croce Bianca, che ha maturato grande esperienza nel campo.
Un vero peccato che le norme costringano a disputare le gare “a porte chiuse”, così innevata la Nordic Arena e tutta Dobbiaco sono particolarmente affascinanti. Ma c’è ovviamente la possibilità di ammirare le sfide sugli sci stretti davanti alla TV.
Per i colori azzurri gareggeranno nel Tour de Ski Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Mirco Bertolina, Davide Graz e i regionali Giandomenico Salvadori, Paolo Ventura e Michael Hellweger. Tra le donne, selezionate Greta Laurent, Lucia Scardoni, Ilaria Debertolis, Elisa Brocard, Anna Comarella, Martina Di Centa e Francesca Franchi. Unico altoatesino in gara Michael Hellweger, che però come specialista delle sprint gareggerà solo in Val Müstair: “Faccio solo la sprint perché non mi sento ancora pronto per le gare distance. Fino ad ora la preparazione e le gare sono state più o meno regolari e la mia forma è in crescita, a parte Davos, dove ho avuto proprio una giornata storta. Peccato non sia prevista una sprint a Dobbiaco, perché sarebbe stato bello correre in casa.”
Federico Pellegrino parla volentieri di Tour de Ski: “Lo affronto come sempre, però c’è un pizzico di positività in più, ho la consapevolezza dei miei mezzi e soprattutto iniziare il Tour de Ski con una sprint a skating, in Val Müstair, mi dà molto stimolo e motivazione. Del 2015 a Dobbiaco ho un bellissimo ricordo, avevo vinto quattro gare di fila, avevo corso anche altre competizioni a Dobbiaco ma senza vincere, è una pista che mi piace molto. In questo periodo affronto le giornate allenandomi mattina e pomeriggio, questa settimana è molto importante mettere delle ore nelle gambe in funzione di tutta l’intensità che richiede il Tour de Ski, però mi godo anche casa con Greta. Il mio pronostico? Non so cosa aspettarmi in generale, perché voglio concentrarmi tappa dopo tappa, però il mio pensiero è quello di vincere la prima gara in Val Müstair; se sentissi Klaebo gli chiederei di tornare, perché proprio adesso che ho le gambe che funzionano bene mi piacerebbe avere un confronto con lui e vedere com’è il mio stato di forma in risposta alla sua condizione, spero che torni presto”